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Il Mercato dei Beni La Domanda di Beni L’Offerta dei Beni

Lezione 3. Il Mercato dei Beni La Domanda di Beni L’Offerta dei Beni Determinazione della Produzione di Equilibrio sul Mercato dei Beni. Composizione del PIL. Componenti della Domanda Aggregata. C -- Consumi

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Il Mercato dei Beni La Domanda di Beni L’Offerta dei Beni

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  1. Lezione 3 Il Mercato dei Beni • La Domanda di Beni • L’Offerta dei Beni • Determinazione della Produzione di Equilibrio sul Mercato dei Beni

  2. Composizione del PIL Componenti della Domanda Aggregata • C -- Consumi • Beni e Servizi acquistati dai consumatori (dalle famiglie) per essere consumarti (circa 70% del PIL) • I -- Investimenti Fissi • Acquisto di nuovi impianti da parte delle imprese e Investimenti in beni immobili delle famiglie (15% del PIL)

  3. Composizione del PIL • G -- Spesa Pubblica • Spese dello stato e dei governi locali. Non include i “trasferimenti” (20-25% del PIL) • X - Q -- Esportazioni nette • Esportazioni (X) - Importazioni (Q) • se X > Q -- surplus della bilancia commerciale • X < Q -- deficit

  4. Composizione del PIL IS -- Investimenti in scorte • Produzione non venduta nel corso dell’anno (1% of GDP)

  5. Determinazione della Domanda Definizione Z  C+I+G+X-Q 1. Economia è chiusa. (X - Q = 0) quindi Z  C+I+G 2. La Produzione aggregata e’ considerata come un unico bene (Mercato dei Beni) 3. L’Offerta di beni e’ infinitamente elastica ai prezzi P (qualunque quantità può essere prodotta a quel prezzo)  Solo la Domanda è rilevante (breve periodo)

  6. Determinazione della Domanda Consumo (C) • La più importante determinante del consumo e’ il reddito disponibile (YD) • La funzione del consumo si assume crescente nel reddito disponibile • C = C(YD) (+) “equazione di comportamento”

  7. Determinazione della Domanda Consumo (C) • Un aumento del reddito disponibile (YD) aumenta il consumo (C). In che modo? • C = C0 +C1YD • C1 = Propensione marginale al consumo • Esprime il cambiamento del consumo all’aumentare di un euro di reddito • 0 < C1< 1

  8. Determinazione della Domanda Consumo (C) • C = C0 +C1YD • C0 = C quando YD e zero • E’ un consumo “minimo” di sussistenza • Il consumatore si indebita pur di consumare questa quantità minima

  9. Consumo (C) Funzione del consumo C = c0 + C1YD Consumo, c Inclinazione = c1 Reddito Disponibile,YD

  10. Determinazione della Domanda Reddito Disponibile (YD) • YD = Y-T • Y = reddito aggregato • T = imposte - trasferimenti Imposte (T>0) • Imposte dirette (IRPEF, IRPEG) • Versamenti come contributo alla pensione

  11. Determinazione della Domanda Trasferimenti (T<0) • I Trasferimenti sono pagamenti dello stato ai cittadini • Assistenza sanitaria e sociale • Pensioni

  12. Determinazione della Domanda Consumo (C) • C = C0 + C1YD • YD = Y - T • C = C0 + C1 (Y - T) • Il consumo aumenta con il reddito e diminuisce con le imposte ma meno di 1:1 • Consumo e’ variabile “endogena” al modello

  13. Determinazione della Domanda Investmenti (I) Gli investimenti vengono considerati per ora una variabile esogena: essi non sono spiegati all’interno del modello Gli investimenti sono assunti come dati Essi non rispondono a variazioni di Y

  14. Determinazione della Domanda Settore Pubblico • Spesa pubblica (G) e Imposte e Trasferimenti (T) definiscono la politica fiscale di un governo. • G&T sono variabili esogene

  15. Determinazione della Produzione d’Equilibrio Domanda di beni, (Z) • Definizione • Z = C + I + G (X - Q = 0) • C = C0 + C1 (Y - T) • Z = C0 + C1 (Y - T) + I + G

  16. Determinazione della Produzione d’Equilibrio Equilibrio • Assumiamo che le Imprese non tengano scorte • Y = ammontare di reddito prodotto = produzione = offerta • la condizione di equilibrio è che la domanda di beni sia uguale all’offerta di beni: Y = Z

  17. Determinazione della Produzione d’Equilibrio Il Modello e i tipi di equazioni • Identità (o definizioni) • YD = Y - T • Equazioni di comportamento • C = C0 + C1 (Y - T) • Condizioni di Equilibrio • Y = Z

  18. Condizione di Equilibrio Y=Z    Determinazione della Produzione d’Equilibrio Algebra

  19. Determinazione della Produzione d’Equilibrio Algebra (continua) • sottraendo C1Y da ambo i membri:

  20.   Determinazione della Produzione d’Equilibrio Algebra (continua) • Dividendo per (1 - C1)

  21. Determinazione della Produzione d’Equilibrio Equilibrio: Y=Z

  22. Moltiplicatore Da cosa dipende? • Una variazione della spesa autonoma modifica l’output di più della variazione iniziale della spesa autonoma. • Perché? Il motivo e’ che maggior reddito generano maggiorni consumi e maggior domanda e maggior reddito…. • Più grande è la propensione al consumo mo, C1, piu’ grande e’ il moltiplicatore.

  23. Moltiplicatore Esempio • C0 aumenta di Euro 1 Miliardo • C1 = 0,6 • Moltiplicatore = 1/(1- C1 )= 1/(1-0,6)= 2,5 • Variazione del reddito Y = variazione di C0 x il moltiplicatore • Y =  C0/(1- C1 )  Euro 1 Miliardo x 2,5 = Euro 2,5 Miliardi

  24. Mercato dei Beni Ricorda: Produzione (Y) Reddito (Y) Graficamente: Produzione (Y) Reddito (Y) sulla 45o Domanda (Z), Produzione (Y) Reddito,Y

  25. Mercato dei Beni 45o Produzione Domanda (Z), Produzione (Y) Pendenza= 1 Y1 Y1 Reddito,Y

  26. 45o Produzione ZZ A Domanda (Z), Produzione (Y) Domanda Spesa Autonoma Reddito,Y Mercato dei Beni Pendenza= 1 ZZ Dipende da 1) Spesa Autonoma 2) Reddito Equilibrio: Y = Z

  27. ZZ’ A’ Y1 D B ZZ C Y A Y Y1 Mercato dei Beni: Variazione della spesa autonoma 45o Domanda (Z), Produzione (Y) Reddito,Y

  28. Equilibrio sul Mercato dei Beni • Definizione di Risparmio: • In equilibrio: • Sostituendo: • Ovvero: • Risparmio (privato +Pubblico)=Investimento

  29. Consumo e Risparmio • Le decisioni di Consumo e Risparmio sono in realtà una sola !! • Deciso il consumo, il risparmio è determinato in via residuale • 1-C1 è la propensione marginale al risparmio

  30. Avvertimenti • Il paradosso del Risparmio: riduce il reddito. Breve periodo e Accumulazione di Capitale • Al governo basta aumentare la spesa di Euro 1 per incrementare la produzione di Euro 1 x moltiplicatore. Ma..... • La realtà è meno meccanica. Sostituzione nella spesa • Disincentivi dovuti all’aumento di imposte oppure • Aumenti del debito pubblico

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