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Corso di Formazione sulla tutela del Consumatore Modena 10 settembre 2007

Corso di Formazione sulla tutela del Consumatore Modena 10 settembre 2007. “ Il consumatore nella contraffazione: legalità, diritti e sicurezza dei prodotti “ i rischi del prodotto contraffatto e gli obblighi del consumatore dr.ssa Renata Frammartino Per le Ass.ni dei consumatori:

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Corso di Formazione sulla tutela del Consumatore Modena 10 settembre 2007

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Presentation Transcript


  1. Corso di Formazione sulla tutela del ConsumatoreModena 10 settembre 2007 “ Il consumatore nella contraffazione: legalità, diritti e sicurezza dei prodotti “ i rischi del prodotto contraffatto e gli obblighi del consumatore dr.ssa Renata Frammartino Per le Ass.ni dei consumatori: Federconsumatori – Adiconsum – Movimento Consumatori

  2. RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI • Le principali azioni delle Associazioni dei consumatori sono dirette ad un’informazione sempre più chiara e trasparente per lottare contro la contraffazione e promuovere una crescente consapevolezza del cittadino-consumatore;

  3. RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI • Attraverso attività di ascolto e prima consulenza lavorano ai diversi livelli territoriali per la diffusione della cultura della legalità e per il rafforzamento di strumenti di tutela dei consumatori.

  4. LE NOSTRE ASSOCIAZIONI POSSONO SOSTENERE I CONSUMATORI ATTRAVERSO… • Un’informazione ampia, sistematica e completa rivolta ai cittadini ed ai produttori per evidenziare il valore della sicurezza, della qualità e della certificazione dei prodotti. • Offerta educativa aggiuntiva rivolta alla popolazione giovanile attraverso percorsi educativi nel mondo della scuola.

  5. Nelle diverse occasioni d’incontro con i consumatori, abbiamo riscontrato: • una sottovalutazione del fenomeno per cui il consumatore, in molti casi, non percepisce la contraffazione come comportamento criminogeno ( es. la pirateria musicale, gli occhiali con griffe contraffatta …)

  6. Nelle diverse occasioni d’incontro con i consumatori, abbiamo riscontrato: • Questa sottovalutazione non è solo dei consumatori italiani, ma è diffusa in molti altri Paesi. • In alcuni di essi viene considerata un “reato minore” che non provoca particolari conseguenze negative né sui cittadini, né sulle aziende, né sui lavoratori.

  7. I nostri obiettivi • Contribuire a migliorare lo sviluppo economico e la qualità della vita della collettività • Orientare ad una pratica produttiva e distributiva sempre più etica e legale • Evidenziare quanto il fenomeno della contraffazione e della pirateria minaccia il corretto sviluppo di settori vitali della nostra economia

  8. CI RIVOLGIAMO AL CONSUMATORE … • Per prevenire comportamenti trasgressivi di cui spesso egli non comprende la piena pericolosità per la salute e per la società

  9. AL CONSUMATORE … • Per ricordare che … proprio per la diffusa illegalità che alimenta il fenomeno ( lavoro nero, mercato illegale, produzioni non in sicurezza, etc.), si crea una situazione di scarsa garanzia per il consumatore (una situazione, purtroppo, ben nota ai nostri esperti che operano negli sportelli di consulenza e assistenza)

  10. AL CONSUMATORE … • Per evidenziare quanto l’utilizzazione di un bene contraffatto, cioè un bene prodotto in violazione di leggi, non sia limitato ad un danno economico, come nel caso di contraffazione di marchi,

  11. AL CONSUMATORE … • ma che spesso, a questi primi e più immediati danni, si accompagnano altri e ben più gravi danni alla salute ed alla sicurezza del consumatore.

  12. AL CONSUMATORE … • I prodotti contraffatti sono fabbricati senza i controlli delle autorità competenti per la sicurezza perciò, nel caso di guasti, non si ha diritto ad alcuna garanzia . • Nel caso di farmaci, occhiali, adulterazione alcolici ci possono essere seri danni alla salute.

  13. ALLE ISTITUZIONI CI RIVOLGIAMO PER … • stimolare la realizzazione di azioni finalizzate alla diffusione della cultura della legalità e per il rafforzamento di strumenti a tutela dei diritti del consumatore.

  14. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI? La corsa all’imitazione e alla contraffazione dei marchi dà al consumatore l’illusione di poter entrare in possesso di un capo di marca ad un prezzo più basso; ma si tratta proprio di un’illusione!

  15. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? La maggioranza di coloro che alimentano questo mercato dichiara di farlo per divertimento, per gioco o per giustificata convenienza (prezzi molto bassi).

  16. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? Sembra ormai che non ci siano limiti alla contraffazione di oggetti, strumenti, apparecchiature. Tutti “copiati” così bene che anche per lo stesso produttore ufficiale è difficile distinguere l’originale dal falso.

  17. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? L’ampiezza e la diffusione di questa pratica illegale che rappresenta circa il 7% dell’intero commercio mondiale, ha animato un dibattito molto intenso sia a livello internazionale, sia a livello europeo;

  18. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? una maggiore consapevolezza degli effetti negativi del fenomeno sta spingendo i Governi, le autorità di controllo e tutti i soggetti coinvolti nella lotta a questo crimine,

  19. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? ad elaborare strategie sempre più efficaci e puntuali di quelle adottate in passato anche perché è ormai dimostrato l’intreccio che tale pratica costruisce

  20. PERCHÈ SI COMPRANO SEMPRE PIÙ FALSI ? con la criminalità organizzata internazionale, la quale reinveste i lauti proventi ottenuti dalla contraffazione in ulteriori attività illecite.

  21. IL FENOMENO • L’evoluzione dei modelli sociali e produttivo – economici hanno causato un crescita del fenomeno, a livello quantitativo e qualitativo;

  22. IL FENOMENO • lo sviluppo industriale e la crescita diffusa del benessere hanno modificato le attitudini e i comportamenti dei consumatori: • l’acquisto di prodotti “griffati”, accattivanti e ampiamente pubblicizzati ha sostituito in larga misura gli acquisti di prodotti generici, scarsamente differenziabili e fuori moda. (In Italia, il fenomeno è cresciuto in misura sistematica a partire dalla fine degli anni ’70)

  23. IL FENOMENO • Nei decenni successivi la contraffazione poggia le sue basi nell’immaginario della maggior parte dei consumatori che, attraverso il possesso di un bene di lusso, crede di potersi appropriare di uno status sociale elevato.

  24. IL FENOMENO Gradualmente il fenomeno è cresciuto; non si è fermato alla falsificazione dei beni di “fascia alta”, ma ha coinvolto rapidamente anche i beni di largo consumo. L’industria del falso si caratterizza come una vera e propria attività imprenditoriale che abbraccia una dimensione internazionale e multinazionale, diffusa nel Nord come nel Sud del mondo, che provoca un circuito illegale da enormi fatturati.

  25. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? Il progresso tecnologico, considerato un fattore di virtuoso sviluppo economico, … diventa un elemento negativo perché l’aumento di specializzazione nei processi produttivi, alimenta l’industria del falso.

  26. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? • lo sviluppo delle tecnologie informatiche e digitali, hanno reso più semplice e meno costosa la riproduzione di prodotti e marchi;

  27. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? • la globalizzazione del commercio, che ha reso più libera la circolazione delle merci, favorendo così anche i produttori di falsi.

  28. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? • La velocità con cui si realizza il commercio di beni e servizi alimentano la crescita del fenomeno che è riscontrabile anche nei comportamenti individuali e collettivi dell’universo dei cittadini–consumatori.

  29. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? • ai fattori già indicati, bisogna aggiungere l’aumentata disponibilità di lavoratori disposti ad operare in maniera clandestina ed a costi sempre più bassi,

  30. Quale rapporto tra Contraffazione e progresso tecnologico ? • la delocalizzazione di alcune fasi della produzione che ha dato avvio al trasferimento di know-how in altre zone del mondo.

  31. I DANNI DELLA CONTRAFFAZIONE al consumatore • OLTRE AD ESSERE ILLEGALE,COLPISCE IL DIRITTO IRRINUNCIABILE DEI CONSUMATORI ALLA QUALITÀ E ALLA SICUREZZA DEL BENE ACQUISTATO, NONCHÉ ALLA SALUTE.

  32. I DANNI DELLA CONTRAFFAZIONE AL MERCATO • La concorrenza sleale altera le regole e permette ai contraffattori di offrire a costi più bassi la propria merce consentendo loro di vincere la sfida della competitività con i produttori legali.

  33. I DANNI DELLA CONTRAFFAZIONE AL LAVORO Cittadini, non solo extra-comunitari, che sono spesso assoldati attraverso un vero e proprio racket del lavoro nero, con evasioni contributive, senza coperture assicurative e con il grave effetto di causare la perdita di posti di lavoro regolari e tutelati.

  34. I DANNI DELLA CONTRAFFAZIONE ALL’ERARIO • Danni all’Erario Statale evasione dell’Iva e delle imposte sui redditi, • ma i danni, subito dopo, colpiscono tutti i consumatori perché i prodotti contraffatti, commercializzati attraverso un circuito parallelo a quello convenzionale,alimentano il mercato illegale e lo sviluppo della criminalità.

  35. IL CONSUMATORE È INFORMATO? Sia come cittadini, sia come consumatori, abbiamo, dunque, il diritto -dovere di essere informati e di collaborare per la prevenzione di attività illegali e rischiose;

  36. I SETTORI PIÙ COLPITI DALLACONTRAFFAZIONE Il settore di BENI DI CONSUMO è fra i più colpiti dal fenomeno della contraffazione.

  37. I SETTORI PIÙ COLPITI DALLACONTRAFFAZIONE Rapporto Commissione Europea fra i beni principalmente oggetto di contraffazione ci sono: • Giocattoli, alimenti per bambini, cioccolato in polvere, deodoranti, shampoo, detersivi, farmaci, cibi e bevande, profumi, • Per vini e alcolici costituisce l’aspetto più inquietante con l’immissione sul mercato di prodotti di bassissima qualità.

  38. I SETTORI PIÙ COLPITI DALLACONTRAFFAZIONE Possono essere violate norme • sull’etichettatura dei prodotti, • sulla pubblicità commerciale, • sulla salute e la sicurezza dei consumatori

  39. L’AGROPIRATERIA • L’agropirateria provoca ogni anno un danno di 2,5 miliardi di euro alla nostra agricoltura. • Secondo le statistiche della Commissione UE, il 72% dei generi contraffatti e “pirata” provengono dal Paese asiatico.

  40. L’AGROPIRATERIA Gli agroalimentari sequestrati provengono: • il 14% da Hong Kong, • il 4% da Taiwan, • il 2 % dalla Svizzera, Repubblica Araba, Siria, Turchia, Ucraina, e per l’1 per cento dalla Russia

  41. L’AGROPIRATERIA Tra i prodotti italiani d’eccellenza maggiormente imitati : • Prosciutto di Parma,il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano che entrano nel mercato con nomi e sigle strane e singolari:

  42. L’AGROPIRATERIA • Parma Ham (Usa),Daniele Prosciutto & company (Usa), • Asiago del Wisconsin (Usa), • Cambozola (Germania, Austria e Belgio), • la Mussarella bufala dell’Arabia Saudita, • la Mortadella di Bologna venduta in Serbia e “Made in USA”, • il Caciocavallo in Canada, • il Salame Milano del Cile e il Salame Cacciatori del Sud Africa.

  43. La contraffazione dell’olio d’oliva italiano • La legge 81/2006 impone agli esercizi pubblici di ristorazione di offrire l’olio d’oliva in contenitori etichettati per garantire la corrispondenza dell’origine e della qualità del prodotto che sta consumando. • Il rispetto di tale norma concorre a garantire consumatori e a tutelare gli operatori e le loro produzioni da pericolose contraffazioni e sofisticazioni.

  44. La contraffazione dell’olio d’oliva italiano E’ UTILE RICORDARE AL CONSUMATORE DI …. • leggere attentamente l’etichetta, • verificare che ci siano tutte le indicazioni obbligatorie, • fare attenzione al rapporto qualità – prezzo, da acquistare da aziende serie e conosciute, • osservare che, quando l’olio è contraffatto, il marchio non è identico all’originale; • spesso è incompleto o presenta piccoli elementi aggiuntivi per trarre in inganno il consumatore;

  45. I FARMACI • La contraffazione di questi prodotti presenta un elemento di pericolosità ulteriore perché, oltre a compromettere l’equilibrio del commercio ed i processi di libera concorrenza, rappresentano una minaccia per la salute e la sicurezza dei consumatori.

  46. I FARMACI • L’ambito della falsificazione dei farmaci è particolarmente delicato, sia per le drammatiche conseguenze che l’assunzione di farmaci possono comportare ad ignari ammalati, sia per i miliardari interessi che ruotano attorno a tale mercato. (Fonte:Istituto Superiore di Sanità )

  47. I FARMACI L’OMS definisce come contraffatto un farmaco, sia esso specialità medicinale o generico, che deliberatamente e fraudolentemente reca false indicazioni riguardo alla sua origine e/o identità. UN FARMACO CONTRAFFATTO • può essere privo del principio attivo oppure contenerlo in quantità inferiore a quanto dichiarato in etichetta e quindi insufficiente per svolgere l’attività terapeutica, • ma può anche contenere sostanze non dichiarate in etichetta e potenzialmente tossiche.

  48. Come difendersi dai farmaci contraffatti ? • Non acquistare medicinali su internet e rivolgersi esclusivamente a rivenditori che hanno dimostrato di meritare la vostra fiducia; • Dubitare quando si notano delle sfumature dell’inchiostro di stampa dell’etichetta; • Osservare bene la forma e la dimensione delle boccette di vetro: possono essere poco più grandi o più piccole dell’originale; • Fare attenzione ai dosaggi del contenuto: il prodotto contraffatto può riportare una differenza anche di un solo millilitro (o milligrammo);

  49. Rischi della contraffazione nel Sistema Moda I consumatori, acquistando un prodotto del settore Moda, hanno il diritto alla sicurezza ed alla certezza che esso non crei loro danni alla salute.

  50. Rischi della contraffazione nel Sistema Moda Nel caso del colore nero può provocare dermatiti ed altre reazioni allergiche quando viene prodotto con sostanze tossiche come accade in molti Paesi extra-europei con costi di produzione inferiore perfino di 10 volte rispetto alle merci lavorate nel nostro Paese.

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