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ARTIGIANATO E COMMERCIO NEL 1500

ARTIGIANATO E COMMERCIO NEL 1500.

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ARTIGIANATO E COMMERCIO NEL 1500

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Presentation Transcript


  1. ARTIGIANATO E COMMERCIO NEL 1500

  2. Questo ciclo di affreschi che testimonia la fiorente vita economica che si svolgeva nel XVI secolo in Italia, si trova nel Castello di Issogne in Val d'Aosta. Il Castello fu fatto costruire verso la fine del XV secolo da Giorgio Challant. La critica ritiene che questi affreschi, come già il castello, siano opera di artisti lionesi e che siano stati dipinti nel primo quarto del secolo XVI

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  4. 1 1. Scena di Farmacia: è rappresentato l'interno di una farmacia, con i caratteristici vasi contenitori dei medicamenti, durante la normale attività del negozio. Questi negozi dipendevano dalla corporazione dei Medici e degli Speziali, che era una associazione molto fiorente nel XVI secolo. Le corporazioni avevano vari nomi: a Firenze si chiamavano arti, consorterie o matricole a Venezia, fragile a Padova. compagnie a Bologna, università a Roma, maestranze in Sicilia, consolati in Lombardia.

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  7. 2 2. Idem, scaffali sullo sfondo: sugli scaffali del negozio sono esposti, oltre ai vasi e agli orcioli, spugne, lacci, saponi, spazzole, ceri e protesi. Già nel XVI secolo quest'arte si perfeziona e dal primitivi arti in legno semplice e tozzo si passa ad arti più meccanici e perfezionati.

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  10. 3 3. Idem, farmacista e cliente: è raffigurata una donna che si sta facendo pesare canditi e confetture. Gli speziali erano abilissimi anche a preparare questo genere dl prodotti.

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  13. 4 4. Idem, garzone con mortaio: sulla destra dell'affresco è rappresentato vicino al banco il garzone di bottega che sta pestando col mortaio le erbe per i vari medicamenti, che venivano sempre preparati in farmacia. L'abito stracciato e la condizione particolarmente dimessa dell'uomo ci indica che era uno di quei lavoratori, non iscritti all'arte, che venivano impiegati a giornata, senza un salario fisso.

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  16. 5 5. Idem, vasi da Farmacia: è rappresentata tutta una serie di vasi con un cartiglio su cui è scritto il nome del medicamento. Tra questi si può leggere Olio di Rose e Betonica che era un'erba riconosciuta adatta a curare 50 malattie.

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  19. 6 6. ldem, contabile: a sinistra dietro il banco di vendita è raffigurato lo speziale intento a fare i conti. Nei XVI secolo gli speziali erano al centro dl un fortissimo commercio e traffico di spezie, che giungevano dall'Oriente tramite Venezia.

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  22. 7 7. Negozio di tessuti: è qui rappresentato un negozio di tessuti; a sinistra, dietro un banco, due sarti stanno tagliando e cucendo le stoffe, a destra il negoziante serve un cliente. I negozi di tessuti si trovavano sempre riuniti in un solo quar tiere, perché fosse possibile all'autorità competente vigilare sia sui prezzi che sulla merce messa in vendita.

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  25. 8 8. Idem, venditore: il venditore misura con la canna la stoffa scelta dal cliente: le canne con cui si misurava erano di misura fissa, stabilita dalla corporazione per salvaguardare sia i clienti, che gli stessi commercianti.

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  28. 9 9. Idem, sarti a sinistra: il sarto a sinistra è intento a cucire, accanto a lui l'altro taglia l'indumento. Nei negozi di stoffe si vendevano spesso oggetti finiti, o si eseguivano su ordinazione.

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  31. 10 10. Idem, abiti sullo sfondo: sono esposti, appesi ad un'asta sullo sfondo del negozio, le braghe e i farsetti preparati dai due sarti. Erano questi gli abiti di moda del tempo, diventati di uso comune, mentre nel secolo precedente erano destinati solo ai nobili. I tessuti a righe e colorati erano tutti di lane per lo più straniere: i mercanti, in cambio delle lane provenienti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia e dal Marocco, vendevano le loro stoffe lavorate, sviluppando così con l'estero un ampio commercio.

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  34. 11 11. Bottega del fornaio e del macellaio: in questo affresco a destra è rappresentato un negozio di beccaio con le carni esposte sullo sfondo e a sinistra il fornaio che prepara i pani e l'altro che li inforna. Il pittore ha riunito in un unico ambiente le due botteghe che in realtà erano collocate ovviamente in luoghi diversi.

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  37. 12 12. Idem, fornaio a sinistra: dietro il banco c'è un uomo, probabilmente il garzone che lavora la pasta, accanto a lui il fornaio con in mano una lunga pala inforna i pani ormai pronti. Quello del fornaio era uno dei mestieri più diffusi tra quelli appartenenti alle corporazioni minori e aveva regole molto precise. Come insegna dovevano tenere una forma di pane con su il prezzo, affinché fosse possibile a tutti controllare il prezzo e la qualità.

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  40. 13 13. Idem, pani: ogni fornaio doveva marcare il suo pane ogni giorno con un bollo speciale, anche questo riconoscibile da tutti. C'erano precise disposizioni anche per la panificazione: la farina doveva essere di solo formento ed era segnato in quale proporzione doveva essere abburrattato il pane, quanto sale si doveva usare, quanto lievito e come si doveva cucinare,

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  43. 14 14. Idem, macellaio e carni: sullo sfondo si vedono appesi ad una tavola le carni che facevano parte della dieta del tempo: un capretto, un maiale, una lepre, e altra cacciagione; vi è anche una sacca contenente coltelli. Sul tavolo una ciotola contenente frattaglie. Sulla destra il beccaio con il girarrosto. Anche i beccai facevano parte di un'associazione molto ricca e potente.

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  46. 15 15. Scena di salumeria: il salumiere è rappresentato mentre serve la cliente pesandogli la merce con la stadera. Sul banco sono esposti formaggi e lardo, nella giara e nelle botti l'olio e il vino. Sullo sfondo appesi si vedono salumi, salsicce, insaccati vari e una lepre. Come si vede, nel negozio di salumaio si potevano trovare vari tipi di prodotti.

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  49. 16 16. Idem, donna che fila con la conocchia: a sinistra accanto al banco di vendita una donna che sta filando la lana, probabilmente la moglie del negoziante: era molto diffuso proprio nel XVI secolo, periodo in cui aumentano le industrie, il lavoro a domicilio. Filatrici e tessitrici lavoravano a casa, prendendo paghe inferiori agli altri lavoratori. Dalla seconda metà del '300 in poi non solo le donne, ma anche molti uomini, dopo il lavoro della campagna erano impegnati come filatori.

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