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Modelli di sviluppo

Modelli di sviluppo. Modelli di sviluppo. teoria dell’imitazione senza differenze (Rostow) teorie dell’imitazione con differenze (Gerschenkron, Pollard) teoria delle istituzioni (North) teoria della path dependence (David). Teoria di Rostow (The stages of economic growth 1960).

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Presentation Transcript


  1. Modelli di sviluppo

  2. Modelli di sviluppo • teoria dell’imitazione senza differenze (Rostow) • teorie dell’imitazione con differenze (Gerschenkron, Pollard) • teoria delle istituzioni (North) • teoria della path dependence (David)

  3. Teoria di Rostow (The stages of economic growth 1960) Teoria degli stadi dello sviluppo – Imitazione senza differenze Rostow confrontò serie storiche di molti paesi e individuò 5 stadi dello sviluppo: • 1. Società tradizionale • 2. Società di transizione • 3. Società del decollo • (take off) • 4. Società matura • 5. Società dei consumi di massa

  4. Primo stadio • Società tradizionale Sistema economico bloccato su un trend di stagnazione da: • lenta progressione delle risorse naturali del suolo • aumento della popolazione • eventi naturali catastrofici • basso livello tecnologico e culturale

  5. Secondo stadio • Società di transizione … ad un certo punto la società si mette a produrre innovazioni … abbandona la tradizione e cerca il mutamento • stadio preparatorio della crescita futura, aumento delle conoscenze scientifiche, spesso importate, diffusione di una nuova mentalità favorevole alla crescita economica • Nascita delle figure imprenditoriali che accumulano capitali propri e di altri, da rischiare in attività nuove, pur senza ancora avere un impatto rilevante a livello aggregato

  6. Terzo stadio • Società del decollo take off, verso l’industrializzazione, anche detto big push o big spurt • formazione di un gruppo sufficientemente numeroso di imprenditori dinamici • il sistema presenta una accelerazione • comincia un percorso di accumulazione di capitale e incremento della produttività • Il sistema economico non viene investito dalle innovazioni in maniera uniforme. Iniziano prima alcuni settori-guida (leading sectors)  crescita settoriale squilibrata (unbalanced)

  7. Quarto stadio • Società matura • grande sviluppo tecnologico - industrie di macchine utensili, chimiche, elettriche... • economia nazionale acquista peso nella economia mondiale • FASE DI RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA: restringersi delle opportunità di investimento, rallentarsi della creazione di nuove tecnologie • Ristagno degli investimenti  più risorse verso i consumi  ultima fase del processo

  8. Quinto stadio • Società dei consumi di massa • dalla prima alla quarta fase: compressione dei consumi • il processo di accumulazione è compiuto e si può passare ai grandi consumi di massa • Le imprese investono in processi di standardizzazione per abbassare i costi e allargare il mercato ddei beni di consumo .. Cruciale per il mantenimento del tasso di crescita del sistema

  9. Critiche alla teoria di Rostow • non spiega come si passa da uno stadio all’altro … • non spiega quali sono i meccanismi di formazione dell’imprenditorialità giusta la momento giusto … • non tiene conto del ruolo dello Stato e gli effetti di interazione fra paesi … la dimensione inter-nazionale dell’economia …

  10. Teorie dell’imitazione con differenze (Alexander Gershenkron - 1962) La teoria di G. si focalizza su 2 degli stadi di R.: transizione e decollo L’Inghilterra ha goduto di prerequisiti per lo sviluppo  “arretratezza relativa” di altri paesi.

  11. Teorie dell’imitazione con differenze (Alexander Gershenkron - 1962) Gershenkron posiziona i vari paesi europei ad una distanza dalla GB commisurata all’importanza e alla quantità di condizioni (prerequisiti) per lo sviluppo presenti in GB e mancanti altrove

  12. Teorie dell’imitazione con differenze Fattori sostitutivi: gli altri paesi attivano fattori sostitutivi dei prerequisiti inglesi che non hanno. Principali fattori sostitutivi: banche e Stato si sviluppano modelli diversi da quello inglese.

  13. Vantaggi dell’arretratezza Il decollo di altri paesi può essere anche più rapido di quello inglese = sono i vantaggi dell’arretratezza (si può imitare); si riesce ad “agganciare” il paese guida (catching up)

  14. Modello di Sidney Pollard (La conquista pacifica, 1981)Imitazione con differenze • Sviluppo regionale: lo sviluppo non avviene a livello nazionale, ma regionale (ossia per aree omogenee, appartenenti anche a più nazioni)  tutti i paesi hanno zone sviluppate e zone arretrate. • Qualsiasi analisi aggregata a livello nazionale perde di efficacia e precisione nel delineare le caratteristiche del decollo e le vicende successive • Fattori di interferenza  Differenziale della contemporaneità: eventi di origine internazionale che modificano i piani di sviluppo di un paese.

  15. Esempio di differenziale Ferrovie = tutti si sentono in dovere di costruirle per non restare indietro  Gran Bretagna = le ferrovie seguirono lo sviluppo; • Belgio, Francia, Germania, USA = le ferrovie favorirono lo sviluppo; • Italia (paese arretrato) = le ferrovie provocarono grandi spese senza vantaggi particolari

  16. Ferrovie = tutti si sentono in dovere di costruirle per non restare indietro  Gran Bretagna = le ferrovie seguirono lo sviluppo; • Belgio, Francia, Germania, USA = le ferrovie favorirono lo sviluppo; • Italia (paese arretrato) = le ferrovie provocarono grandi spese senza vantaggi particolari

  17. Teoria delle istituzioni di Douglas C. North • Evoluzione delle istituzioni: un modo per abbassare i costi di transazione e quindi rendere l’economia più efficiente • Vantaggio per chi introduce regole più efficienti in un dato momento  evoluzione = frutto di indovinati cambiamenti istituzionali. • Esempio di mutamenti istituzionali: nuove regole sul diritto di proprietà in GB = favoriscono la rivoluzione industriale (recinzioni, lavoro in fabbrica, società per azioni, ecc.)  vengono incentivate la diffusione di nuove tecnologie e la specializzazione del lavoro.

  18. Path DependancePaul David 1985 • Dipendenza dal sentiero dello sviluppo: condiziona molte soluzioni tecnologiche e istituzionali  esse non sono dovute a scelte economiche razionali

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