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GESTIONE DEI COMPORTAMENTIPROBLEMA: L’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO STRATEGIE EDUCATIVE PER ALUNNI CON DDAI: LA

GESTIONE DEI COMPORTAMENTIPROBLEMA: L’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO STRATEGIE EDUCATIVE PER ALUNNI CON DDAI: LA DIDATTICA INCLUSIVA E METACOGNITIVA. “Sento e dimentico Vedo e ricordo Faccio e capisco” Proverbio cinese Learning by doing. Quando un comportamento è un problema?.

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Presentation Transcript


  1. GESTIONE DEI COMPORTAMENTIPROBLEMA: L’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTOSTRATEGIE EDUCATIVE PER ALUNNI CON DDAI: LA DIDATTICA INCLUSIVA E METACOGNITIVA

  2. “Sento e dimentico • Vedo e ricordo • Faccio e capisco” Proverbio cinese Learning by doing

  3. Quando un comportamento è un problema? 3 CRITERI • DANNO: quando produce un danno documentabile a sé, ad altri, alle cose • OSTACOLO: quando costituisce un ostacolo, reale e documentabile in senso oggettivo, allo sviluppo fisico, intellettivo, affettivo o interpersonale “portano all’esclusione, deprivazione, e abbandono sistematico delle figure di riferimento” (Emerson, 2001) • STIGMA SOCIALE: quando pesa sull’immagine del soggetto e possono peggiorare le dinamiche di stigmatizzazione sociale

  4. La gestione dei comportamenti problema • L’osservazione e l’analisi funzionale del comportamento • L’intervento basato sugli antecedenti • L’intervento positivo sostitutivo • L’intervento basato sulle conseguenze positive • L’intervento basato sulle conseguenze negative • Migliorare la qualità psicoeducativa

  5. Griglie di osservazione

  6. Antecedente Comportamento Problema Risposta ambientale Conseguenze Una precisa analisi della situazione Cosa ottiene? A cosa “serve”?

  7. FUNZIONI DEI COMPORTAMENTI PROBLEMA • COMUNICATIVA • Ottenere l’attenzione (+) • Fuga /evitamento di situazioni spiacevoli (-) • Ottenere gratificazioni concrete: oggetti, attività (+) • AUTOREGOLATORIA • Omeostatica = per equilibrare il proprio livello di attivazione • a seconda della stimolazione ambientale (+/-)

  8. La gestione dei comportamenti problema • L’osservazione e l’analisi funzionale del comportamento • L’intervento basato sugli antecedenti • L’intervento positivo sostitutivo • L’intervento basato sulle conseguenze positive • L’intervento basato sulle conseguenze negative • Migliorare la qualità psicoeducativa

  9. Predisporre un ambiente facilitante a scuola • Obiettivo: creare un ambiente prevedibile • Le regole • L’organizzazione dei tempi di lavoro • L’organizzazione del materiale • Strutturazione delle attività mediante supporti visivi

  10. Intervento positivo sostitutivo • Proattivo = prevenire i comportamenti problema, lavorando sugli antecedenti e promuovendo strategie alternative • Ottimistico, valorizzante e orientante allo sviluppo di comportamenti positivi, alternativi, antagonisti a quello problematico • Sostitutivo: I comportamenti positivi, obiettivo dell’intervento, sono strettamente sostitutivi, nel senso che il soggetto li dovrà usare in alternativa al comportamento problema, dovranno cioè essere per lui strategie alternative e “funzionalmente analoghe”, cioè ugualmente o maggiormente efficaci per raggiungere gli obbiettivi perseguiti (e raggiunti) attraverso il comportamento problema

  11. Valorizzazione del comportamento positivo sostitutivo: • deve essere efficace e funzionalmente equivalente (= ottenere lo stesso effetto). + lodi descrittive • Immediatezza e coerenza della risposta ambientale • Frustrazione del comportamento problema = evitare che il “vecchio comportamento ottenga gli stessi effetti di prima” • Estensione e generalizzazione dell’intervento a diversi contesti

  12. Tecnica del tempo privilegiato • Alimentare circoli relazionali positivi (virtuosi) • Assegnare compiti di responsabilità

  13. La gestione dei comportamenti problema • L’osservazione e l’analisi funzionale del comportamento • L’intervento basato sugli antecedenti • L’intervento positivo sostitutivo • L’intervento basato sulle conseguenze positive • L’intervento basato sulle conseguenze negative • Migliorare la qualità psicoeducativa

  14. INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE POSITIVE Identificare i rinforzi, vari ed efficaci: chiediamo a lui! simbolici sociali attività/oggetti Incoraggiamento positivo = descrivere il comportamento desiderabile + commento positivo = feedback informativo al “bravo”

  15. ERRORI PIU’ FREQUENTI NELL’USO DEL RINFORZO • sproporzione comportamento – ricompensa: pianificare piccoli passi e aumentare le probabilità di successo • rinforzare un comportamento prima che sia avvenuto ovvero “il carro davanti ai buoi” • promettere una ricompensa per far cessare un comportamento non adeguato

  16. METACOGNIZIONE • previsione • pianificazione • monitoraggio • revisione • Valutazione • Astrazione / trasferimento

  17. La gestione dei comportamenti problema • L’osservazione e l’analisi funzionale del comportamento • L’intervento basato sugli antecedenti • L’intervento positivo sostitutivo • L’intervento basato sulle conseguenze positive • L’intervento basato sulle conseguenze negative • Migliorare la qualità psicoeducativa

  18. Il Time-out = sospensione di attenzioni e gratificazioni: Interrompere il comp. + autodisciplina • per bambini dai 3 ai 12 anni • breve: da 1’ a 10’ (secondo l’età): usare il timer • il messaggio: “questo comportamento è inaccettabile, è necessario che tu stia per qualche minuto isolato per interrompere subito questo comportamento e perché tu possa pensare un modo diverso • scegliere un posto noioso e monotono, senza distrazioni • portare immediatamente il bambino nel posto del time-out, usando non più di 10 parole e non più di 10 secondi • Evitare discussioni • Usare sedia o sgabello • puntare il timer affinché il bambino possa sentirlo • alla fine chiedere perché era stato messo in time-out • > Evitare di chiedere promesse, e umiliarlo o intimorirlo

  19. La gestione dei comportamenti problema • L’osservazione e l’analisi funzionale del comportamento • L’intervento basato sugli antecedenti • L’intervento positivo sostitutivo • L’intervento basato sulle conseguenze positive • L’intervento basato sulle conseguenze negative • Migliorare la qualità psicoeducativa

  20. MIGLIORARE LA QUALITA’ PSICOEDUCATIVA • Potenziare il ruolo attivo del bambino = creare scelte o illusioni di alternativa • Aumentare le possibilità di scelta di autodeterminazione e libertà • Costruire mappa delle scelte possibili per lui e accettabili per noi • Migliorare il grado di attrazione reciproca tra adulto di riferimento e bambino • Scegliere attività gradevoli per entrambi, da fare assieme, per aumentare il grado di piacevolezza dello star insieme

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