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MALATTIE GENETICHE

MALATTIE GENETICHE. Prof. R. Coianiz. albinismo. daltonismo. talassemia. emofilia. sindrome di Down. polidattilia. ALBINISMO.

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MALATTIE GENETICHE

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Presentation Transcript


  1. MALATTIE GENETICHE Prof. R. Coianiz

  2. albinismo daltonismo talassemia emofilia sindrome di Down polidattilia

  3. ALBINISMO L’albinismo è una malattia genetica che consiste nell’assenza di pigmentazione di pelle, capelli e occhi: la loro colorazione infatti dipende dalla presenza di melanina, una sostanza di color marrone presente normalmente nell’epidermide.

  4. Quantità di melanina in capelli, occhi e pelle

  5. ALBINISMO Negli albini la melanina è assente sia nei capelli, che negli occhi, che nella pelle: fratelli e sorelle albini

  6. Le ciglia delle persone albine sono chiarissime, come i capelli

  7. Gli occhi delle persone albine NON sono rossi ma, se illuminati opportunamente di lato, dato che l’iride è quasi trasparente e poco pigmentata, mostrano i capillari sanguigni al di sotto, e appaiono rossi per il colore del sangue che vi scorre

  8. Le persone albine hanno alcuni problemi di vista: faticano a leggere scritte piccole e non molto contrastate. Da un punto di vista genetico, l’albinismo è dovuto ad un gene recessivo…

  9. ALBINISMO L’albinismo è presente anche negli animali. In natura essi tipicamente non sopravvivono, perché troppo diversi dagli individui della stessa specie: le prede vengono distinte e predate prima, i predatori, probabilmente, non ven-gono scelti per la riproduzione o non sono sufficientemente mimetici du-rante la caccia.

  10. Animali albini

  11. TALASSEMIA oANEMIA FALCIFORME La talassemia è una malattia diffusa soprattutto nell’area del Mediterraneo. È dovuta alla mutazione di una singola base nel DNA, che porta ad un’alterazione di un singolo aminoacido e quindi alla produzione di molecole di emoglobina anomale, che causano la formazione di globuli rossi poco elastici e deformi (a forma di falce).

  12. La malattia è anche chiamata drepanocitosi (drepanos, gr. = a forma di falce)

  13. I globuli rossi incontrano così molta difficoltà nello scorrere nei capillari, che sono molto sottili, e creano blocchi o rallentamenti all’interno di questi ultimi . Nel mondo e’ comune fra i neri americani e nell’Africa tropicale (e’ particolarmente diffusa nelle zone frequentate dalla zanzara anofele, portatrice della malaria: infatti, i soggetti portatori sani dei geni dell’ SCD resistono meglio a questa malattia).

  14. DALTONISMO È una malattia genetica legata ai cromosomi sessuale che consiste nella incapacità di distinguere alcuni colori.

  15. DALTONISMOUn daltonico non vede il mondo in bianco e nero, ma non riesce a distinguere il colore rosso da quello verde, oppure il colore blu è scialbo ed il rosso assomiglia a un giallo spento Visione normale Visione di un daltonico che non riconosce il rosso Visione di un daltonico che non riconosce il blu

  16. Visione normale

  17. Visione di un daltonico per il rosso

  18. Visione di un daltonico per il blu

  19. Ecco come alcuni artisti daltonici vedono i colori: il rosso e il verde appaiono identici, come un unico colore, pertanto il daltonico non li differenzia quando li rappresenta Prevalgono i toni autunnali, con assenza di rosso

  20. Il quadro di Paul Gauguin “Ta Matété” copiato da una persona con vista normale

  21. Il quadro di Paul Gauguin “Ta Matété” copiato da due persone daltoniche, utilizzando i colori percepiti Qui i colori caldi sono resi con il giallo quando sono chiari e con il marrone quando sono scuri; i colori freddi sono resi con il blu. Il rosso e il blu-verde sono acroma-tici e vengono resi con il grigio. Questa persona daltonica, invece, ha “confuso” i colori: ha cioè utilizzato quelli che percepisce come colori equivalenti.

  22. VISIONE NORMALE

  23. VISIONE DI UN DALTONICO

  24. Il DALTONISMO da un punto di vista genetico La malattia è legata ad un allele recessivo che si trova sul cromosoma X e pertanto si dice che è una malattia legata al sesso: infatti si trasmette in maniera diversa nei maschi e nelle femmine. Vediamo come.

  25. Il cromosoma Y è accoppiato all’X e insieme costituiscono la coppia n° 23 (cromosomi sessuali) cromosoma Y Il cromosoma Y è analogo all’X, ma gli manca una parte cromosoma X

  26. Come si vede, anche se l’allele è recessivo, non c’è il corrispon-dente allele sul cromo soma Y che possa compensarne gli effetti: pertanto, un maschio XdY è daltonico, perché possiede solo l’allele per il daltonismo L’allele per il daltonismo (Xd) si trova in questa parte, che nell’Y manca

  27. I casi possibili sono i seguenti: XX femmina sana XdX femmina portatrice sana XdXdfemmina malata (daltonica) XY maschio sano XdY maschio malato (daltonico)

  28. Come si trasmette il daltonismoai discendenti?

  29. Y XX XdX XdY XY Xd padre Se la madre è portatrice sana… XY sano sana sano madre XdX portatrice sana daltonico portatrice sana

  30. Y X XdX XdX XY XY padre Se il padre è daltonico… XdY daltonico portatrice sana sano madre XX portatrice sana sano sana

  31. Y Xd XdY XY XdX XdXd X Xd padre E se la madre è portatrice e il padre è daltonico? XdY daltonico Che gameti forniscono i genitori? La madre… … e il padre… daltonica daltonico madre XdX portatrice sana portatrice sana sano

  32. EMOFILIA L’emofilia è una malattia genetica che comporta l’incapacità del sangue di coa-gulare. Si capisce quanto può essere grave una malattia del genere: basta farsi una piccola ferita e, nelle forme più gravi il sangui-namento continua per più giorni.

  33. EMOFILIA La malattia è dovuta al fatto che manca uno dei fattori (l’ottavo) necessari per la coagulazione del sangue, che avviene in dieci passaggi, con un processo “a cascata” (ossia nessun passaggio può avvenire se prima non si è verificato quello precedente).

  34. Fattore I normalmente Fattore II Fattore III Fattore IV Fattore V Fattore VI Fattore VII Fattore VIII Fattore IX Fattore X COAGULAZIONE

  35. Fattore I EMOFILIA Fattore II Fattore III Fattore IV Fattore V Fattore VI Fattore VII Fattore VIII COAGULAZIONE

  36. EMOFILIA L’emofilia è una malattia genetica legata ad un difetto nel cromosoma X (indicato con Xe) e quindi del tutto analoga al daltonismo: si trasmette nello stesso modo

  37. EMOFILIA padre emofiliaco Madre sana Y Xe X XY XXe X XXe XY

  38. EMOFILIA padre emofiliaco Y madre portatrice Xe XY XX X XeY Xe XXe

  39. EMOFILIA La famiglia reale inglese in una foto di metà Ottocento. La regina Vittoria, è al centro dell’immagine, tiene in braccio la principessa Beatrice.

  40. EMOFILIA Nelle famiglie reali d’Europa era usanza fare accordi politici mediante matrimoni: in questo modo, purtroppo, anche parenti abbastanza stretti (cugini) rischiavano di sposarsi fra loro e di creare tare genetiche. Un altro rischio era quello di diffondere malattie genetiche ed ecco come si diffuse l’emofilia nelle famiglie reali europee, partendo dalla portatrice, la regina Vittoria d’Inghilterra:

  41. EMOFILIA

  42. SINDROME DI DOWN La sindrome di Down è dovuta ad un’anomalia genetica provocata da una separazione errata dei cromosomi della coppia 21 durante la meiosi (per la produzione dei gameti); è ormai accertato che all’aumentare dell’età della madre, aumenta anche la probabilità di avere ovuli anomali.

  43. Questo è il cariotipo di un individuo con trisomia 21

  44. Per esserne sicuri, riordi-niamolo

  45. Sintomi della sindrome di Down  È in genere associata ad un ritardo nella capacità cognitiva e nella crescita fisica e ad un particolare insieme di caratteristiche del viso (occhi a mandorla, zigomi evidenti).Il QI medio dei giovani adulti con sindrome di Down è di circa 50, rispetto ai bambini senza la condizione che dimostrano un QI di 100.[1][3]

  46. POLIDATTILIA Si tratta di un carattere a trasmissione autosomica dominante anche se non tutti i portatori del gene esprimono questa malattia, e comunque ad uno stesso genotipo non corrisponde lo stesso fenotipo: un individuo portatore del gene e quindi affetto può avere un dito soprannumerario nel piede, un individuo con cui è imparentato può manifestare la malattia anche nella mano destra e sinistra e non al piede, pur avendo lo stesso gene.

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