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Obesità nell’Infanzia e nell’Adolescenza

Obesità nell’Infanzia e nell’Adolescenza. Laura Menzio Pediatra di famiglia. COMPITO DEL PEDIATRA : GESTIRE LA PREVENZIONE DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA). GLI ERRORI ALIMENTARI POSSONO ESSERE:. DI QUANTITA’ MA ANCHE DI QUALITÀ ….

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Obesità nell’Infanzia e nell’Adolescenza

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Presentation Transcript


  1. Obesitànell’Infanzia e nell’Adolescenza Laura Menzio Pediatra di famiglia

  2. COMPITO DEL PEDIATRA : GESTIRE LA PREVENZIONE DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE(DCA).

  3. GLI ERRORI ALIMENTARI POSSONO ESSERE: DIQUANTITA’ MA ANCHE DIQUALITÀ …. Problemi che impediscono l’instaurarsi di un CORRETTO RAPPORTO CON IL CIBO.

  4. AMBIENTE TOSSICO I Fattori ambientali Nei Paesi Industrializzati rivestono grande importanza e sono una delle cause principali di DCA. Quali Interventi ? OCCORRE CHE L’APPROCCIO PREVENTIVO SIA UNIVERSALE non bastano interventi specifici settoriali (scuole, famiglia, ambiente medico ecc ….)

  5. IMPORTANZA DEI GENITORI. I Genitori filtrano e mediano le influenze e gli stimoli che giungono ai figli e giocano un ruolocriticonella costruzione dell’ ambientefamiliare: Stile di vita Consapevolezza dell’importanza di un corretto rapporto con il proprio corpo Abitudinialimentarideigrandi Sono del tutto condizionanti per i piccoli

  6. COMPORTAMENTI DEI GENITORI ASSOCIATI a EFFETTI NEGATIVI Comportamenti a rischio : offrire cibo come prima risposta alle richieste di attenzione del bambino dando cibi graditi e palatabili (madre nutrice). controllo stretto su comportamenti e alimentazione: Restrizione - limitazione dell’accesso a cibi, bevande dolci, snacks; Pressione a fare determinate azioni , giochi o a mangiare specifici alimenti; Commenti oconfronti con fratelli o amici su aspetto fisico (magrezza o sovrappeso). (Fisher Jo,1995,Golan,M 1998,Vauthier,1996,Bradlej 2002,Birch,2006.)

  7. Il Bambino è in grado di autoregolarsi se gli vengono offerti cibi elementari non manipolati o raffinati. AUTOREGOLAZIONE E APPRENDIMENTO Le AbitudiniAlimentaripossono essere apprese. E’ possibile modificare l’intake energeticocon offerte ripetute. l’acquisizione del gusto per specifici cibi è conseguenza di un processo di apprendimento. Il senso di sazieta’è strettamente legato al carico glicemico.

  8. MATERNAL RESTRAINT AND CONTROL EATING. La capacita’dei Bambini di regolare l’intake è condizionata dall’ azione di freno e controllo esercitata sul cibo dalla Madre. I Bambini le cui Madri attuano un elevato controllo sull’intakedi alimenti sono meno capaci di autoregolarsi . (BIRCH,LL-Pediatrics,1994)

  9. COMMENTI A volte l’eccessivo controllo dei genitori è conseguenza della tendenza all’iperalimentazione del bambino. (Brown R. HealthEducationRes 2004). Ma,secondo Duke RE et all. (Appetite 2004): l’eccessivo controllo dei genitori non sempre è reazione alla perdita di autocontrollo del bambino ed alla presenza di sovrappeso, obesità, magrezza …. può infatti … essere antecedente al verificarsi di queste patologie!

  10. CARATTERISTICHE DELLE MADRI CHE ESERCITANO CONTROLLO. Preoccupate per il loro peso. Non soddisfatte del loro corpo. Storia di Disturbi del comportamento alimentare. Distorta Percezione di se stesse. Attente a Peso e Alimentazione. Madri che considerano le figlie sovrappeso. Preoccupate per il peso delle figlie. Figlie sottopeso o sovrappeso o che loro considerano tali. Madre che torna al lavoro precocemente.

  11. A LUNGO TERMINE Più assunzione di alimenti salutari e junk food. Più assunzione di cibo in assenza di fame Scarso autocontrollo. Scarsa autostima Passività. Alimentazione controllata Più aumento peso femmine (tra 5 e 11 anni). A BREVE Rende il cibo più attraente. Aumenta l’Attenzione per il cibo. CONSEGUENZE della RESTRIZIONE dell’ ACCESSO al CIBO ai BAMBINI. • Comportamenti simili a quelli degli adulti sovrappeso: • emotionalovereating • sintomi di ofbingeeatingdisorders.

  12. UTILIZZO DEL CIBO PER MODIFICARE UN COMPORTAMENTO. I Bambini i cui genitori hanno utilizzato spesso il cibo per modificare un COMPORTAMENTO dimostrano un più scarso livello di AUTOSTIMA eSODDISFAZIONE del proprio CORPO. L’utilizzo del CIBO per modificare un COMPORTAMENTO SPOSTA il CIBO dal suoRUOLOdi SAZIARE la FAME e favorisce l’instaurarsi di una problematica RELAZIONE con l’ALIMENTAZIONE.

  13. PROMESSA DI RICOMPENSA La promessa di una ricompensa è una tattica per incoraggiare il consumo di un cibo quando vi sia un rifiuto, ma tale comportamento ne riduce ulteriormente lo stimolo ad assumerlo

  14. “Sei stato così bravo che ti darò della cioccolata” “Se mangi i piselli puoi guardare la TV” Cibi graditi utilizzati in un contesto positivo per ricompensare un buon comportamento Legumi utilizzati negativamente per ottenere uno scopo • Legumi = fastidio, dolore Dolci = piacere

  15. RESPONSABILITÀ ED INTERVENTI DEI PEDIATRI Spiegare ai genitori che alcune caratteristiche del bambino che sviluppa obesità quali: bassa autostima passività depressione sofferenza per sproporzione tra peso reale e ideale sono terreno fertile anche per lo sviluppo di DCA e di AVVICINAMENTO alle sostanze stupefacenti. L’obiettivo che ci si pone è quindi quello di una “prevenzione globale” e non solo nei riguardi dell’OBESITA’

  16. I Pediatri devono : VALUTARE LA CRESCITA PER INDIVIDUARE I SOGGETTI A RISCHIO OBESITA’ VALUTARE LE ABITUDINI ALIMENTARI PER EDUCARE RILEVARE LE ABITUDINI NUTRIZIONALI DEL LATTANTE LATTE MATERNO!! (incremento ponderale settimanale) VALUTARE GLI STILI DI VITA

  17. EDUCARE NON PRESCRIVERE DIETE CONSEGUENZE DELLE DIETE Soprattutto se protratte e non accompagnate da attività fisica, le diete drastiche producono due conseguenze: Alterano il metabolismo con diminuzione del dispendio energetico di base e favoriscono una maggiore tendenza a ingrassare • Inducono DCA in particolare in senso bulimico: la restrizione favorisce la disinibizione e la perdita di controllo. L’abuso di diete restrittive è tra i fattori responsabili dell’insorgenza di DCA

  18. SE SI ABUSA DI DIETE RESTRITTIVE Si instaura il circolo vizioso: restrizione prolungata di calorie perdita di controllo sull’alimentazione senso di colpa allarme restrizione dell’introito calorico

  19. Per prevenire le malattie legate ai disturbi dell’alimentazione occorre avvalersi della conoscenza dei meccanismi comportamentali e biologici che la regolano. IN CONCLUSIONE GRAZIE!!

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