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Corso di Psicologia Sociale Prof.Giovanna Petrillo

Affrontare gli eventi: significati e dimensioni del coping. Lo studio delle strategie di coping: come le persone affrontano (cope with) le situazioni difficili?Gli orientamenti pi

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Presentation Transcript


    1. Corso di Psicologia Sociale Prof.Giovanna Petrillo Il coping: aspetti teorici e strumenti di ricerca Interventi (5 e 19 aprile) a cura della dott.ssa Palma Menna Dottorato di ricerca in Psicologia della salute

    2. Affrontare gli eventi: significati e dimensioni del coping Lo studio delle strategie di coping: come le persone affrontano (cope with) le situazioni difficili? Gli orientamenti pi recenti considerano il coping come un processo che nasce da interazioni che superano o sfidano le risorse di un soggetto.

    3. Il tema del coping ha significative implicazioni: sia a livello teorico di base, in quanto offre lopportunit di indagare fondamentali aspetti cognitivi, comportamentali e della regolazione delle emozioni; sia a livello applicato, in quanto consente lindividuazione delle abilit e delle competenze da implementare con programmi di intervento mirati e appositamente predisposti.

    4. Elementi coinvolti nellattivazione di un processo di coping: Eventi oggettivi Valutazione cognitiva di tali eventi Risorse personali e sociali Esiti a breve e lungo termine degli sforzi di coping Natura ciclica e cumulativa di tali processi, in cui le diverse componenti si definiscono in maniera multiforme nella dimensione temporale e in cui gli esiti influenzano il repertorio e le risorse di coping disponibili allindividuo per far fronte alle nuove situazioni stressanti.

    5. Orientamento individualistico v/s orientamento socio-contestuale Per molti anni il coping rimasto imprigionato in una cornice squisitamente soggettiva, in riferimento ad un individuo astorico e avulso dal proprio contesto Gli studi pi recenti sottolineano limportanza di far riferimento a concezioni interazioniste e sociocontestuali Stabilit e variabilit nellimpiego delle strategie di coping

    6. Quattro domande chiave: Quali sono le dimensioni fondamentali del coping? Quali fattori influenzano lacquisizione e luso delle risposte di coping? Cosa rende efficace il coping? Quali aspetti del coping, se inefficaci, sono modificabili con un programma di intervento?

    7. Quali strategie per quali scopi? Folkman e Lazarus (1980) hanno distinto: strategie di coping emotion-focused, tese a ridurre lemozione negativa generata dalla situazione stressante; strategieproblem-focused, in cui si intraprendono azioni atte a riconcettualizzare o minimizzare gli effetti della situazione stressante.

    8. Ulteriori distinzioni: Unaltra importante distinzione quella tra coping proattivo e coping di evitamento (Moos, 1984): il primo caratterizzato da tentativi concreti di modificazione diretta della situazione stressante, il secondo dai tentativi di distanziamento dalla situazione. Moos ha sottolineato come il coping debba essere concettualizzato anche in termini di metodo, osservando che esso pu implicare lattivazione di strategie cognitive e/o comportamentali.

    9. Gli orientamenti teorici Il modello transazionale di Lazarus: .Concetto centrale del modello: processo di valutazione cognitiva Valutazione primaria: quanto la situazione problematica implica danno-perdita-minaccia-sfida Valutazione secondaria: cosa posso fare, quali risorse posso utilizzare

    10. In questo modello ha un ruolo centrale la percezione di controllabilit della situazione: Se levento considerato controllabile e modificabile: ricorso a strategie centrate sul problema Se la situazione valutata immodificabile: ricorso a strategie centrate sullemozione

    11. Lapproccio fenomenologico di Erica Frydenberg (1997) Il modello sottolinea le relazioni dinamiche tra caratteristiche della persona (P) e determinanti della situazione (S) in un processo di natura circolare, sintetizzabile nella formula C = F (P + S + pS). Il coping come funzione della persona, della situazione e soprattutto della percezione personale di ogni situazione problematica.

    12. Il modello dello stress psicosociale di Barbara Dohrenwend (1978): In una situazione critica va considerata la-persona-in-una-situazione: Mediatori psicologici: motivazioni, valori, strategie di coping; Mediatori situazionali: sistemi di sostegno sociale, materiale, economico

    13. Possibili esiti della reazione allo stress: Crescita psicologica; Ritorno ad uno stato psicologico normale Sviluppo di una forma di psicopatologia, definita dalla Dohrenwend reazione disfunzionale persistente Sviluppo di politiche community-oriented

    14. Il rapporto tra coping e sostegno sociale Per molti anni la strategia del sostegno sociale stata assunta come una modalit di evitamento del problema, caratterizzata come meno avanzata dal punto di vista evolutivo rispetto allazione centrata sul problema (Griffith et al., 2000). Attualmente si concettualizza il sostegno sociale come una dimensione complessa e adattiva, che pu essere sia rivolta alla gestione della situazione problematica, sia alla regolazione dellemozione.

    15. Le misure del coping: metodi e strumenti di ricerca Estrema eterogeneit di metodologie di ricerca: Questionari self-report: risposta dicotomica o scala Likert Interviste (strutturate o libere) Scale che misurano il coping come stile (tratto, disposizione) v/s come indicatore specifico di una situazione

    16. Misure disposizionali: Miller Behavioral Style Scale Miller intende identificare le differenze individuali negli stili attentivo-comportamentali di fronte ad una situazione stressante: monitoraggio v/s smussamento Lo strumento include quattro situazioni ipotetiche: minacce fisiche e minacce dellIo

    17. Miller Behavioral Style Scale II Aver paura di viaggiare in aereo (minaccia fisica) Aver paura di affrontare un esame (minaccia dellIO) Lo strumento consta di 8 item ripetuti per ciascuno dei 4 scenari Critica: solo situazioni stressanti che elicitano ansia ( e non perdita o conflitto)

    18. Personal Functioning Inventory (Kohn&O Brien 1997) Stile adattivo: 1) giudizio o percezione di controllabilit; 2) determinazione; 3) autocontrollo.

    19. Quali strategie per quali scopi? Riferimento alla Serenity Prayer: bisogna avere la serenit di accettare quello che non pu essere cambiato, il coraggio di cambiare quello che va cambiato e la saggezza per distinguere le due cose

    20. Misure situazionali: Ways of coping Questionnaire (Lazarus & Folkman, 1985): composto da 66 item, viene chiesto di pensare ad uno specifico evento stressante verificatosi nellultimo mese: Strategie: Problem solving programmato; Ricerca di sostegno sociale; Fuga-evitamento; Accettazione di responsabilit

    21. Life Situational Inventory (Feifel&Strack, 1989) Situazione stressante prescelta dal soggetto Rispetto a 5 sfere problematiche

    22. Misure sia di tratto che di processo Coping Inventory for Stressful Situations (Endler & Parker, 1990): Coping orientato al compito; alle emozioni; allevitamento Declinazione differenziata rispetto a differenti antecedenti situazionali

    23. Altre misure del coping: Stress and Coping Process Questionnaire (Reicherts & Perrez, 1994) Assessment del coping considerando il decorso temporale delle situazioni stressanti Problema: scenari ipotetici o realmente accaduti?

    24. Quali metodologie per lo studio del coping? La misurazione del coping concettualmente pi simile allosservazione comportamentale che non alla misurazione dei tratti di personalit o degli atteggiamenti. Tale misurazione deve perci necessariamente estendersi ad approcci e metodologie di indagine che valorizzino il significato, la natura e il contesto delle strategie che gli esseri umani adottano nei problemi della vita quotidiana. Il ricorso a METODOLOGIE QUALITATIVE

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