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Un dolce tipico della tradizione pasquale: “a cuddura cu l’ova”.

Un dolce tipico della tradizione pasquale: “a cuddura cu l’ova”.

dwayne
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Un dolce tipico della tradizione pasquale: “a cuddura cu l’ova”.

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Presentation Transcript


  1. Un dolce tipico della tradizione pasquale: “a cuddura cu l’ova”. In prossimità della Santa Pasqua, le aule delle classi 2 sez. A/B/C sono state trasformate in laboratorio di pasticceria e tutti noi ci siamo divertiti a seguire le ricette delle nostre nonne per realizzare un antico e tradizionale dolce pasquale siciliano: “a cuddura cu l’ova” chiamato anche “aceddu cu l’ova” o ancora “ciciliu”.Pochi strumenti e un grosso robot automatico sono stati portati a scuola per attrezzare “l’aula/laboratorio”. Gli ingredienti (farina, strutto, latte, uova e lievito) sono stati miscelati e impastati dal robot che ci ha senz’altro semplificato il lavoro che anticamente veniva fatto a mano dalle nostre nonne. Ognuno di noi ha predisposto sul proprio banco un matterello e un foglio di carta-forno ed ha steso una porzione di pasta riducendola in un disco piatto. Successivamente è stato divertente dare una forma al nostro “biscotto”, adagiarvi sopra l’uovo sodo, decorarlo con perline argentate, ciliegine candide e “diavolicchi” multicolori (ciriminnacchi) e quindi spennellarlo con uovo sbattuto.

  2. A quel punto il nostro lavoro è finito e le “cuddure”, ordinatamente allineate, sono state sistemate in grandi teglie. Il forno di un gentile panettiere, nei pressi della scuola, ha fatto il resto. Dopo qualche ora il nostro dolce, dorato e fragrante, è stato elegantemente confezionato in buste di cellofan e ognuno ha portato a casa il suo. In realtà nessuna delle “cuddure” preparate in classe ha visto l’alba della Pasqua perché nessuno di noi ha resistito alla tentazione di sgranocchiarle.E’ stata questa l’occasione per scoprire una tradizione pasquale che destinata purtroppo a scomparire, assieme a tante altre, nelle nostre famiglie, viene oggi commercializzata nei panifici e nelle pasticcerie i cui banconi, nel periodo pasquale, espongono “cuddure cu l’ova” d’ogni fattezza, per la gioia di grandi e piccini.

  3. Ingredienti: 1 kg di farina “00” ,4 uova, 200 strutto,400 di zucchero, 2 bustine di lievito, latte quanto basta • Come si prepara: • Impastare farina, uova, strutto, zucchero e latte fino ad ottenere una pasta liscia • Stendere la pasta su un piano infarinato, con il matterello • Con un coltellino ritagliare la forma desiderata • Ricavare dagli avanzi di pasta rotolini e altre forme decorative (fiori, cestini, fogli, ecc.) • Chiudere un rotolino di pasta a cerchio, adagiarlo sulla forma nella posizione desiderata e inserire al centro l’uovo sodo •  Decorare la “cuddura” con le formine preparate, le perline argentate, le ciliegie canditi e i “diavolicchi” colorati •    Spalmare sul biscotto l’uovo sbattuto • Infornare fino a completa cottura

  4. TERMINOLOGIA DIALETTALE RIFERITA AL DOLCE: cuddura cu l’ova Impasto a base di latte, farina, zucchero e uova aceddu cu l’ova su cui, prima di essere infornato vengono poste ciciliu uno o più uova sode con tutto il guscio. Cambia nome a seconda del luogo di preparazione ciriminnacchi Decorazioni variopinte che vengono poste sull’impasto per abbellirlo IL SIGNIFICATO DELLE UOVA: L’’uovo rappresenta in genere la fecondità e la vita. Il numero di uova poste nel dolce stava ad indicare, secondo la tradizione, il grado di benessere della famiglia che li preparava. La forma della “cuddura” aveva un significato specifico: un cuore per i fidanzati, un canestro per i contadini, ecc.

  5. NOI PASTICCIERI

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